martedì 18 gennaio 2011

Perché il dolore dei buoni e degli innocenti?


Gli astri cantano con la voce loro, che è di luce e di moto negli spazi infiniti del firmamento, le lodi di Dio. Da millenni dura il loro canto, che sale dagli azzurri campi del cielo al Cielo di Dio. Possiamo pensare astri e pianeti, stelle e comete come creature siderali che, come siderali sacerdoti, leviti, vergini e fedeli, devono cantare in un tempio sconfinato le laudi del Creatore.
Ascolta... Senti il fruscio delle brezze fra le fronde e il rumore delle acque nella notte. Anche la Terra canta, come il cielo, coi venti, con le acque, con la voce degli uccelli e degli animali.

Ma, se per il firmamento basta la luminosa lode degli astri che lo popolano, non basta il canto dei venti, acque e animali per il tempio che è la Terra. Perché in essa non sono solo venti, acque e animali, cantanti incoscientemente le lodi di Dio, ma in essa è anche l’uomo: la creatura perfetta sopra tutto ciò che è vivente nel tempo e nel mondo, dotata di materia come gli animali, i minerali e le piante, e di spirito come gli angeli del Cielo, e come essi destinata, se fedele nella prova, a conoscere e possedere Dio, con la grazia prima, col Paradiso poi.